Luglio 2005: un’antica statua in terracotta riappare dopo oltre cento anni di oblio, nella Chiesa dell’Eremo di San Domenico Abate a Prato Cardoso di Villalago (AQ). Restaurata e studiata la statua viene identificata come un’antica immagine di San Domenico Abate, risalente al periodo tra la fine del XV e la prima parte del XVI secolo. Il libro illustra come si sia giunti al ritrovamento, il contesto del ritrovamento, la sua importanza storica e religiosa, le caratteristiche storico – artistiche del manufatto, le metodologie adottate nel corso del restauro, la sua identificazione ed i tratti salienti della vita di San Domenico Abate. Il restauro dell’opera d’arte rinascimentale è stata interamente finanziata dall’Amministrazione Comunale di Villalago, agli inizi dell’anno 2010. Nel corso della presentazione, la statua è stata mostrata in pubblico per la prima volta.
Per meglio
valutare la portata dell'operazione, si riporta
integralmente il testo della presentazione del libro, datato 22
agosto 2011, il giorno della festa della canonizzazione di San
Domenico Abate.
"Il
recupero e la conservazione del patrimonio culturale dovrebbero
essere priorità di qualsiasi consesso amministrativo pubblico e
impegno di tutti noi cittadini, nell’Italia che ha in dote circa il
70% delle bellezze artistiche, architettoniche, archeologiche e
naturali del Mondo, senza saperle apprezzare appieno. Nel nostro
piccolo, come privati cittadini, amanti delle proprie origini, stiamo
ricercando, recuperando e valorizzando ciò che Villalago
nasconde.
Il lavoro che
consegniamo al pubblico, è il risultato di un percorso, lungo nove
anni, sviluppatosi intorno ad una Statua di terracotta, murata in una
nicchia nascosta, ubicata nella chiesa dell’Eremo di San Domenico
Abate, a Prato Cardoso di Villalago. I vari stadi del processo sono
stati l’acquisizione delle informazioni sulla localizzazione della
Statua Nascosta, il rinvenimento dentro il muro, l’asportazione
dalla nicchia, il reperimento del finanziatore del restauro, le
operazioni di restauro, lo studio del manufatto e, infine, la
presentazione alla comunità di Villalago. Questo volume, quindi, è
una sorta di memoriale di tutte queste tappe, fornendo il quadro
completo di quanto oggi si sa sulla Statua Nascosta: chi rappresenta
e la sua importanza storica, come è stata fatta, quando è stata
realizzata, dove e come è stata rinvenuta, l’importanza del luogo
del rinvenimento, le condizioni in cui era stata rinvenuta e come è
stata restaurata. Vi sono altri interrogativi aperti, per esempio:
perché era stata murata, da dove proveniva o chi ne fu il
committente, a cui non è possibile dare risposte certe, per assenza
attuale di elementi conoscitivi, ma a cui il tempo e gli uomini, pian
piano, daranno soluzione. Ai fini dello studio, comunque, sono state
prese in considerazione le fonti archivistiche e bibliografiche
ritenute più appropriate ed autorevoli, per l’ambito della materia
trattata.
In questo viaggio,
abbiamo avuto parecchi accompagnatori. A partire dal compianto amico
Fernando Gentile e da Domenico Grossi che ci diedero l’informazione
iniziale, alla Confraternita di San Domenico Abate ed il suo Priore,
Gennaro Grossi, che ci hanno sostenuti nella scoperta e nella
conservazione della Statua. Da Pasquale Gatta che diffuse la voce
dell’esistenza della nicchia nascosta, al fratello, Naldino Gatta,
che ci narrò importanti dettagli sul rinvenimento del 1965,
all’impresa edile Angelo Grossi che, con Massimo Gatta, curò le
attività tecniche di riapertura della nicchia ed asportazione della
statua. Dal Parroco di Villalago, Don Alain Alfred Tombohindy, che ci
ha dato ogni possibile aiuto e facoltà, all’Amministrazione
Comunale di Villalago, con il Sindaco pro – tempore di Villalago,
Cesidio Grossi, che si è impegnata nel finanziamento del restauro.
Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo alla dott.ssa Anna
Colangelo, funzionario della Sovrintendenza per i Beni Artistici,
Storici ed Etnoantropologici d’Abruzzo, che ha curato il
rinvenimento, ha personalmente segnalato e caldeggiato la necessità
e l’urgenza del restauro all’Ente finanziatore, ha seguito le
operazioni di restauro ed ha avuto anche il tempo di fornire un
importante contributo a quest’opera. Infine, un sincero plauso al
restauratore, dott. Fausto Di Marco, ed al suo team che ci ha
restituito l’opera nel suo antico splendore e ci ha fornito la
relazione di restauro."
L'opera contiene la prima importante monografia sull'Eremo di San Domenico Abate a Prato Cardoso di Villalago, dove la statua è stata rinvenuta, realizzata dal dott. Angelo Caranfa, con notizie inedite sulla Chiesa di San Giovanni a Villalago.
Il simulacro, finalmente riscoperto e studiato, è stato identificato come un'antica statua rinascimentale in terracotta, risalente al periodo tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, raffigurante San Domenico Abate, con i caratteri dell'iconografia antica, anteriore a quella abruzzese o cocullese.
Il libro, attualmente, si può acquistare direttamente presso l'Associazione, presso l'edicola giornali "Pierluigi" a Villalago, presso la Pro - Loco di Villalago.