PRETORO (CH)
- Vita del Santo.Nulla.
- Opere.Nessuna.
- Immagini.Nella chiesa parrocchiale viene conservata una statua di San Domenico, con l'abito cassinese nero.
- Culto.La prima domenica di maggio, si tiene la festa di S. Domenico Abate. Probabilmente risalente al XIX secolo, come quella di Villamagna, fu introdotta dai monaci benedettini di S. Salvatore a Maiella. Non si può, comunque, escludere che questo culto abbia ripreso tradizioni più antiche, originate dalla reale presenza del Santo nella zona che, più di ogni altra, vanta un numero altissimo di luoghi di culto. La festa si divide in due parti. La prima è la messa con la processione del Santo per le vie del paese. Un tempo, anche l'immagine del Santo in processione a Pretoro era coperta da serpi, come nella tradizione cocullese. Oggi, pur essendo presenti, alcuni serpari del luogo rimangono in disparte, rispetto all'evento liturgico (cit.30). La seconda è costituita dalla rappresentazione tradizionale del miracolo del Lupo di Cocullo. Il tutto avviene con costumi appropriati e testi precisi e rispetta lo svolgersi dell'evento. La famiglia, formata da padre, madre e bimbo in fasce, si reca nel bosco a raccogliere della legna. Il bimbo viene deposto in un punto del bosco e, mentre i genitori lavorano, viene rapito da un lupo famelico. Il padre e la madre, capito l'accaduto, pregano disperatamente San Domenico, ora raffigurato in un quadro in ceramica, un tempo raffigurato su di un telo rosso (cit. 13), ed ottengono la grazia della restituzione del bimbo, dal lupo ammansito (cit.29).
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