SAN DOMENICO ABATE
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Villalago - La Confraternita

degli autori


In questo contributo, abbiamo riunito ben 36 luoghi, in cinque regioni d'Italia che, in qualche maniera hanno a che fare con la figura di San Domenico. In nessuno c'è un ente, una istituzione, che abbia il suo nome e, sotto il suo nome, operi nella propria comunità cristiana; in nessuno di essi, tranne che a Villalago, dove esiste la Confraternita di San Domenico Abate.
La devozione per San Domenico a Villalago è millenaria. Le prime forme di associazione sotto la figura del Santo presero corpo nel XVI secolo, come riferisce il Rossi (cit. 17), ma la svolta ufficiale avvenne nel 1790.
Il giorno 22 gennaio 1790 fu fondata la Confraternita di San Domenico Abate che, il 24 marzo 1790 ebbe l'approvazione formale del re delle Due Sicilie, Ferdinando IV. Quindi, l'istituzione nacque sotto forma civile. Il 23 marzo 1882 il Vescovo di Valva e Sulmona emise un decreto per l'elevazione canonica della congregazione, ma l'atto avvenne solo il 10 ottobre 1886, ad opera di don Nicola Sarra, arciprete, parroco di S. Maria di Loreto, in Villalago.
In attuazione della riforma seguita alla modifica del 1984 apportata al Concordato tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica stipulato nel 1929, le istituzioni religiose acquirono personalità giuridica. La Confraternita acquisì tale stato quale ente ecclesiastico civilmente riconosciuto, con scopo esclusivo o prevalente di culto, certificato dal Ministero dell'Interno dello Stato Italiano, in data 18 novembre 1987. Nell'ottobre 1996, l'ente partecipò, con una delegazione, al I° Convegno Diocesano delle Confraternite della Diocesi di Sulmona - Valva.
L'associazione religiosa, con sede in p.zza S. Domenico Abate n.1 di Villalago, presso la parrocchia S. Maria di Loreto, è costituita da un consistente numero di iscritti, oltre 400, che costituisce l'assemblea generale. Altro organismo dell'ente è un consiglio direttivo che è l'organo amministrativo, un tempo eletto dall'assemblea generale, ora nominato direttamente dal Vescovo. Infine c'è il Priore che è il presidente del consiglio direttivo ed il legale rappresentante dell'ente. L'Ordinario Diocesano ha controllo e competenza diretta sulla Confraternita.
I fini della Confraternita, sostanzialmente rimasti immutati da quando fu fondata, sono quelli di stimolare, mantenere e sostenere la vocazione cristiana dei confratelli (così si chiamano gli iscritti), e le manifestazioni di culto pubblico, religiosità popolare e suffragio per i defunti. In particolare, ha il controllo sull'organizzazione delle feste in onore di San Domenico. Ogni domenica ed ogni festa, i confratelli, prima della messa mattutina, cantano l'Uffizio della Beata Vergine Maria o, quando è previsto, l'Uffizio dei Morti, in lingua latina. I confratelli indossano un camice bianco, stretto ai fianchi da un cordone di colore verde, con mozzetta di colore nero e fregiata dall'immagine di San Domenico Abate.
Una particolarità della Confraternita di San Domenico Abate è il suo singolare sdoppiamento che produce, ogni anno una riunione bellissima ed estremamente significativa. La gran parte dei confratelli è riferibile a Villalago. Esistono, però, tra i 50 ed i 100 iscritti, che provengono da Fornelli. Precisiamo che sono, a tutti gli effetti, nell'organico della Confratenita di San Domenico Abate in Villalago. Però, nei fatti costituiscono una sorta di "succursale" che individua, non formalmente, un suo leader, chiamato impropriamente "Priore" che, però, indossa un medaglione distintivo, già destinato al Priore vero e proprio, e donato ai fornellesi negli anni '70 dello scorso secolo.
Questa "succursale" costituisce il nucleo primario del pellegrinaggio, a piedi e con veicoli, che i devoti di Fornelli fanno il 21 e 22 agosto di ogni anno. La sera del 21 agosto, i pellegrini, con in testa i confratelli di Fornelli ed il suo leader, in località Lago Buono di Villalago, si incontrano con la delegazione di Villalago, capeggiata dalla Confraternita ed il suo Priore. Con l'incontro delle Croci con labaro e dei due rappresentanti, si riunisce, virtualmente, la Confraternita, e si integrano le due cittadinanze, da sempre devote a San Domenico Abate. L'unione si risolve il giorno 22 agosto, dopo la processione del Santo, per le strade del paese, quando i pellegrini di Fornelli tornano a casa. Negli ultimi decenni, è divenuta tradizione che anche i villalaghesi facciano un pellegrinaggio alla festa di San Domenico, organizzata a Fornelli; così la riunione della confraternita, avviene una seconda volta. Maggiori dettagli sul culto, sono annotati nella parte relativa al Percorso ed i luoghi di San Domenico.
E' importante sottolineare come lo stesso Santo Padre, Giovanni Paolo II, abbia rimarcato l'importanza delle confraternite nella comunità religiosa, perché cruciali per la collaborazione con le parrocchie nell'attività di evangelizzazione e per la conservazione e valorizzazione dei culti religiosi. A tale fine, è stato nominato un cardinale con l'incarico di sovrintendere e coordinare le attività di tali istituti. Il risultato di tale presa di posizione è che il fenomeno delle confratenite, in Italia, sta riprendendo vigore, si sta riorganizzando e sta riacquistando il giusto ruolo nell'ambito della società cattolica, rispondendo alle nuove problematiche, proposte dal mondo moderno.





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